La neuropatia periferica è una patologia che colpisce il sistema nervoso periferico e può essere localizzata in uno o più nervi. Questa patologia è data dal deterioramento e dal mal funzionamento dei nervi periferici.
Cos’è il sistema nervoso?
Il sistema nervoso è l’insieme di organi, neuroni e tessuti che ricevono, analizzano e elaborano gli input, provenienti e percepiti sia dal mondo esterno che dal proprio organismo.
A questi input il sistema nervoso risponde permettendo all’individuo di sentire, pensare e comportarsi in un certo modo, favorendo così la sopravvivenza della persona e dell’organismo.
Il sistema nervoso è composto dal:
- Sistema nervoso centrale (SNC) che analizza ed elabora gli input che arrivano sia dall’ambiente esterno sia dal proprio organismo. Può essere definito un vero e proprio centro di controllo ed elaborazione dati.
- Sistema nervoso periferico (SNP) che svolge una funzione di intermediazione tra il sistema nervoso centrale e il resto dell’organismo. A sua volta il sistema nervoso periferico è composto dal:
- Sistema nervoso sensoriale/somatico che è composto dai neuroni, che da una parte, trasmettono le informazioni ricevute dall’ambiente circostante e le portano al sistema nervoso centrale, dall’altra parte trasmettono le informazioni provenienti dal proprio organismo.
- Dal Sistema nervoso autonomo/motorio che si divide ulteriormente in:
- Sistema nervoso simpatico che ha una funzione stimolante, contraente ed eccitante, in genere prepara l’organismo ad affrontare il pericolo, in pratica fa agire i riflessi.
- Sistema nervoso parasimpatico che ha la funzione di immagazzinare l’energia, il riposo e la quiete del corpo.
Neuropatia periferica
Cause
La neuropatia periferica ha molteplici cause:
- Diabete: la causa della neuropatia periferica è il diabete (malattia metabolica dovuta ad una carenza di azione dell’insulina) che dà il nome alla neuropatia diabetica. Il rischio di neuropatia periferica in un malato di diabete mellito aumenta se il soggetto soffre di ipertensione, ha più di 40 anni, è in stato di sovrappeso o di obesità, fuma o consuma grandi quantità di alcool.
- Alcool: con l’abuso di alcool il rischio, di andare incontro all’insorgenza della neuropatia periferica, è valido anche per i soggetti che non soffrono di diabete. Infatti gli alcolisti non assorbono adeguatamente i cibi ingeriti, ciò comporta uno stato di malnutrizione con conseguente carenza vitaminica.
- Deficit nutrizionale: altra causa delle neuropatia è la carenza vitaminica. Infatti può capitare che una dieta errata, con l’esclusione di alcuni cibi, possa avere conseguenze simili a quelle dell’alcolismo.
- Malattie epatiche e renali: il malfunzionamento del fegato e/o dei reni fa si che si accumulino tossine all’interno dell’organismo, causando danni alle cellule nervose.
- Malattie autoimmuni: questo tipo di malattie aggredisce tramite le cellule i tessuti e gli organi sani. Ciò avviene perchè il sistema immunitario agisce impropriamente e quindi al posto di proteggere l’organismo ad agenti esterni infetti, attacca se stesso.
- Malattia di CHARCOT-MARIE-TOOTH (o simili): è una sindrome ereditaria che deteriora i nervi periferici (in particolare gli arti inferiori). Questa malattia è meglio conosciuta come neuropatia-motorio-sensitiva ereditaria.
- Traumi: i traumi, fratture ossee e alle infiammazioni procurano danni al sistema nervoso periferico.
- Esposizione a sostanze tossiche: l’inalazione di sostanze tossiche quali insetticidi, diserbanti, piombo, mercurio possono causare l’insorgenza di neuropatie.
- Farmaci: soprattutto quelli antitumorali, per aritmie cardiache e per patologie renali causano danni alle cellule nervose.
Sintomatologia
I sintomi della neuropatia periferica sono molto generici, difatti spesso non erroneamente trascurati e sottovalutati e quando, poi, vengono diagnosticati oramai il danno è irreversibile.
L’insorgenza dei sintomi generalmente è molto lenta, ma vi sono dei rari casi in cui può essere fulminea e dolorosa. In ogni caso i sintomi variano a seconda dei nervi coinvolti:
1. Neuropatia periferica sensitiva: che altera la sensibilità degli arti, in modo particolare colpisce gli arti inferiori e si manifesta con:
- Formicolio, pizzicore, corrente elettrica in prossimità delle zone in cui vi sono i nervi danneggiati.
- Intorpidimento e scarsa sensibilità a mani e piedi, il trascurare questo particolare sintomo può, a lungo andare, condurre all’insensibilità degli arti, situazione pericolosa per il rischio di far trovare terreno fertile a ferite ed ulcere.
- Dolori durante la notte e disturbi del sonno.
- Perdita di equilibrio.
2. Neuropatia periferica motoria: altera la mobilità dell’individuo e si manifesta con:
- Scarsa capacità di coordinazione.
- Debolezza muscolare.
- Astenia (condizione di profonda stanchezza fisica o mentale).
- Pesantezza alle gambe
- Spasmi e crampi muscolari.
- Piede cadente (ovvero l’incapacità di tenere sollevata la parte anteriore del piede).
- Frequente caduta degli oggetti dalle mani.
3. Neuropatia periferica autonoma: altera l’organismo dell’individuo e si manifesta con:
- Sudorazione ingiustificata.
- Tachicardia.
- Svenimenti.
- Vertigini.
- Assottigliamento della pelle.
- Calo della pressione sanguigna.
- Senso di malessere generale.
Diagnosi
Come si è potuto intuire, non è proprio semplice diagnosticare la neuropatia periferica. In genere già la persona affetta da neuropatia periferica sottovaluta i sintomi, basterebbe porre maggiore attenzione a:
1) Ai piedi:
si potrebbe pensare che formicolii o una lieve perdita di sensibilità siano conseguenza del trascorrere del tempo, in realtà è il primo segnale che qualcosa non funziona e che i nervi non stiano lavorando in modo appropriato. Potresti pensare che una lieve perdita della sensibilità o degli episodi sporadici di formicolio siano situazioni normali, una conseguenza dell’età che avanza, ma non è così, in realtà sono i primi segnali che indicano che i nervi non stanno lavorando nel modo appropriato. Un piccolo test che si può fare a casa, per controllare il corretto funzionamento delle percezioni di mani e piedi, consiste nel dare piccoli colpi con una penna o una matita, ai piedi ed alle mani, così da percepirne la sensazione. Ovvio che se il paziente si fa aiutare da qualcuno tenendo gli occhi chiusi, riuscirà meglio a capire la sensazione senza farsi condizionare mentalmente da ciò che vede.
2) Alla debolezza muscolare:
se ci si accorgesse che si ha spesso la sensazione di non avere equilibrio, che si tende ad inciampare, è giusto parlarne col medico. Un piccolo test homemade è il sollevarsi sulla punta dei piedi per una decina di secondi, qualora la persona avesse difficoltà a mantenere la posizione o si verificassero difficoltà di vario genere, è molto probabile che ci si ritrovi davanti ad un segnale di neuropatia periferica.
3) Riconsiderare il tipo di dolore provato:
crampi o dolori alle gambe possono essere normali dopo una lunga camminata, magari con l’utilizzo di scarpe nuove, ma se cambiando scarpe (magari un paio che si ritengono comode e già in possesso della persona) o utilizzando dei plantari il dolore si ripresentasse, è giusto informarne il medico. Lo stesso vale se il dolore o i crampi che persistono durante la notte.
4) Cambiamenti a carico di pelle e unghie:
ispezionare la pelle e le unghie serve a capirne celermente eventuali cambiamenti; difatti tra i sintomi della neuropatia periferica vi sono fragilità e deformazione delle unghie (come quelle affette da micosi), pelle secca e squamosa.
5) Formazione di ulcere:
nel momento in cui si notano le ulcere, bisogna contattare urgentemente il medico, poichè il danno ai nervi sensoriali è in stato avanzato. Inizialmente ci si può accorgere di avere un’ulcera neuropatica perchè è molto dolorosa, ma man mano che il danno ai nervi progredisce vi è una diminuzione del dolore poichè si va verso l’insensibilità tattile.
6) Perdita di sensibilità:
se non si ha più sensibilità ai piedi la situazione è davvero molto grave e bisogna urgentemente rivolgersi ad uno specialista, prima che il danno sia irreparabile. La perdita di sensibilità al dolore e alla temperatura riduce l’attenzione all’analisi delle zone colpite, così bruciature, ferite, tagli accidentali o addirittura lesioni potrebbero non essere considerate. Queste condizioni se non curate, portano inizialmente alla perdita di coordinazione e di equilibrio, poi (nei casi più gravi) si può arrivare all’amputazione degli arti.
Cosa fare
Già dai primi sintomi descritti è bene rivolgersi ad un medico specializzato. Lo specialista per prima cosa deve effettuare un’anamnesi, indagando maggiormente sulla sintomatologia e sulla storia clinica del paziente. A seconda delle informazioni ricevute può decidere quali accertamenti può prescrivere:
- Analisi del sangue: per verificare se i livelli di glucosio sono alti (chiaro indicatore di diabete), per controllare la concentrazione di alcune vitamine e la funzione tiroidea. Una concentrazione sanguigna di glucosio troppo alta è tossica per i vasi sanguigni e per i piccoli nervi, tanto quanto l’eccesso di etanolo causato dall’alcolismo. Inoltre il medico può controllare se vi sono carenze delle vitamine del gruppo B, soprattutto la B12 e l’acido folico.
- Analisi delle urine: per verificare che i reni funzionino correttamente.
- Biopsia muscolare (di uno o più nervi): è una procedura con la quale si preleva un piccolo campione di tessuto, in anestesia locale, che verrà in seguito esaminato in laboratorio. La biopsia aiuta il medico a verificare se c’è qualche infezione o malattia muscolare.
- Biopsia cutanea: consiste nel prelievo della porzione di pelle interessata da una lesione di cui si vuole accertare la natura. Lo scopo è sempre quello di sottoporre il tessuto a un’analisi completa al microscopio per verificare la presenza di virus e/o batteri.
- Risonanza magnetica: è un esame diagnostico che permette di visualizzare l’interno del nostro corpo (in particolare del cervello e della colonna vertebrale) senza effettuare operazioni chirurgiche.
Valutazioni
- Valutazione neurologica: permette di rilevare patologie o disturbi che colpiscono il sistema nervoso centrale e/o periferico.
- Tac: è una procedura diagnostica che consiste nell’indagine digitale del corpo umano analizzato secondo sezioni. Sfrutta i raggi X elaborando immagini tridimensionali delle zone corporee interessate, attraverso un sistema computerizzato.
- Elettromiografia: è un esame, che si esegue attraverso piccole scosse elettriche erogate da elettrodi di stimolazione e serve per lo studio della conduzione delle fibre sensitive e delle fibre motorie.
- Color doppler: serve per osservare lo stato dei vasi sanguigni delle gambe.
Tutte queste analisi non serviranno, solo, al neurologo medico che tiene in cura il paziente, ma serviranno a tutta l’equipe medica di cui potrà avvalersi per accertare la malattia (podologo, medico di base, chirurgo, nutrizionista, diabetologo etc).
Cura
Nel caso della neuropatia è importante cercare di intervenire sia per eliminare la causa scatenante, sia per ridurre i sintomi che hanno portato ad essa.
Con farmaci
Innanzitutto il medico può prescrivere farmaci antidolorifici, che non sono quelli a base di paracetamolo o ibuprofene che risultano praticamente inefficaci, ma sono:
- Farmaci antiepilettici, che hanno come effetto collaterale sonnolenza e vertigini.
- antidepressivi, che hanno come effetto collaterale riduzione dell’appetito, nausea e bocca secca.
- di tipo oppioide, che hanno come effetti collaterali vomito, vertigini, malessere.
- Capsaicina, che ha come effetto collaterale l’irritazione e/o il bruciore a livello cutaneo della zona interessata.
Il problema della prescrizione di questi farmaci insorge nel dosaggio. In genere il medico procede per tentativi, prescrivendo prima un basso dosaggio per poi aumentarlo in itinere, ciò avviene perchè la risposta dei pazienti alla cura non è sempre uguale.
Senza farmaci
Trattare la neuropatia periferica significa, come già detto, alleviare il dolore, eliminare per quanto possibile la causa e cercare di prevenire ulteriori danni al tessuto nervoso.
Si è detto che una delle cause della neuropatia periferica è la carenza di vitamina B ed acido folico, è quindi importante l’assunzione di questi elementi con la somministrazione per via orale di integratori naturali.
Non si può sperare nel miracolo neanche con i farmaci omeopatici, poiché questi hanno un minor impatto sul corpo rispetto ai farmaci tradizionali; quindi non va considerata la sostituzione dei farmaci con le cure naturali.
Non è, però, da sottovalutare l’effetto che i rimedi naturali possono avere sul paziente, infatti possono favorire il suo benessere generale e dargli sostegno nei periodi di cura farmacologica.
Consigli
Il paziente affetto da neuropatia diabetica dovrebbe curare il proprio corpo con maggiore dovizia, rispetto a quanto non ha fatto in precedenza.
Deve assolutamente condurre uno stile di vita sano, seguendo una dieta corretta e facendo tanto sport (laddove sia possibile), magari anche con l’aiuto di un professionista. Deve, a maggior ragione, ispezionare bene il proprio corpo, la cute e la sensibilità percepita, così da notare eventuali cambiamenti. Se fuma, deve assolutamente smettere e ciò vale anche per l’uso di alcool.