La neuropatia è una malattia del sistema nervoso periferico. Nella maggior parte dei casi non coinvolge né il nervo olfattivo né quello ottico, permettendo così il normale uso di questi due sensi.
E’ un tipo di patologia molto rara, i casi conosciuti in Italia sono pari al 35% circa.
La difficoltà maggiore è quella diagnostica. Spesso la diagnosi in questi casi tarda ad arrivare, parliamo infatti di una malattia che fino a poco tempo fa non era nemmeno trascritta all’interno della letteratura scientifica.
La neuropatia assonale, invece, viene definita come qualsiasi disturbo funzionale o strutturale che ha a che fare con il sistema nervoso periferico.
Le cause delle neuropatie
Le neuropatie, come abbiamo detto, sono delle forme di patologie molto rare. Questo però non ha impedito di ricondurre a due possibili cause la nascita di questa malattia.
Abbiamo infatti le neuropatie ereditarie e le neuropatie acquisite.
La prima, ovvero quella ereditaria, è collegata alla familiarità e a gravi anomalie genetiche. In generale, le neuropatie familiari, si manifestano con una forte alterazione del sistema nervoso vegetativo (come ad esempio diarrea o impotenza).
La causa principale è caratterizzata da un malformazione e alterazione di una proteina, la transtiretina, la quale è deputata al trasporto degli ormoni della tiroide. La proteina non fa altro che andarsi a depositare sui nervi periferici del nostro corpo, causando un danno molto importante.
Le neuropatie di natura acquisita conoscono, invece, diverse cause che rendono ancora più alta la probabilità di poterle riscontrare. Molte sono riconducibili a dei tipi di patologie già presenti nel nostro organismo, come ad esempio il diabete, le epatopatie, insufficienza renale ecc.
Altre cause, sono quelle derivanti da infezioni virali o batteriche, o ancora quelle di tipo immuno-mediato (tra cui una delle più diffuse è la sindrome di Guillain-Barré).
Neuropatia assonale
E’ possibile che la neuropatia peggiori al punto tale da causare una degenerazione dell’assone.
La decadenza dell’assone è l’elemento fisiopatologico che causa l’invalidità della neuropatia periferica. In generale abbiamo un aumento delle proteine, ma non nelle cellule, che causa inevitabilmente un indebolimento della componente senso-motoria.
La malattia, una volta riscontrata, porta con sè numerose problematiche. Viene definita una malattia senso-motoria acuta, che causa indebolimento degli arti e perdita dell’uso di alcuni di essi per effetto della scarsa sensibilità.
Alcuni pazienti vengono sottoposti alla ventilazione artificiale, ma ciò accade quando i soggetti stessi hanno già sviluppato la forma acuta della malattia.
Quasi sempre una volta effettuata la diagnosi c’è possibilità di un recupero veloce, con cure personalizzate o, almeno, palliative.
Il paziente solo nel 10% dei casi ricade nella malattia, questo perché presenta già una degenerazione assonale diffusa, sviluppando così una neuropatia cronica.
Sintomi della neuropatia
A seconda delle zone colpite dalla neuropatia, saremo difronte a diversi tipi di sintomi. Nella fattispecie in oggetto, ovvero la neuropatia assonale, parliamo comunque di malattie di tipo motorio.
I primi sintomi, di tipo motorio, possono essere riscontrati nei movimenti più semplici: muovere le dita delle mani, muovere le braccia, non riuscire più a salire con facilità le scale ecc.
La neuropatia, può interessare sia gli arti superiori che quelli inferiori. Nel primo caso i sintomi saranno debolezza nelle mani e nelle braccia, con evidente difficoltà nell’afferrare gli oggetti.
Nel secondo caso, vedremo che i soggetti affetti da neuropatia avranno difficoltà a mantenere una posizione eretta. Non è poco frequente essere esposti a cadute a causa della malattia.
Importanti sono anche i sintomi neurologici, che non devono essere sottovalutati. Parliamo di sintomi neurologici, quando ci troviamo di fronte ad alterazione di riflessi, assenza o scarsa reazione agli stimoli del dolore, deficit di forza.
Come arrivare alla diagnosi
Il punto di partenza è effettuare un’attenta anamnesi. Cercare di individuare e comprendere i sintomi, infatti, è un ottimo punto di partenza per arrivare ad una buona conclusione.
Successivamente si opta quasi sempre per un elettromiografia, ovvero un tracciato delle fibra nervosa, che ci dirà tutto ciò che è necessario sapere sul nostro sistema nervoso periferico. In caso di diagnosi di neuropatia, questo tipo di esame ci dirà anche quali nervi sono coinvolti nella malattia.
Si procederà, poi, con delle precise analisi del sangue e delle urine, in modo da avere un quadro più che completo della situazione.
Il prelievo bioptico ci dirà, infine, le possibili cause che hanno portato alla malattia, come ad esempio stati infiammatori.
Le possibili cure
Come abbiamo già detto, le terapie possono essere orientate su due obiettivi: rimuovere la causa della neuropatia, oppure ridurre i sintomi che quest’ultima causa.
Ovviamente le cure variano da caso a caso. Se si tratta di cause relative a infezioni, sarà necessario dover intervenire con degli antibiotici e antibatterici. Se si tratta invece di neuropatia sviluppata a causa di sostanze tossiche, sarà necessario disintossicare il nostro corpo dal contatto con queste sostanze.
Una volta bloccata la causa, il nervo sarà capace di rigenerarsi, con un recupero parziale o totale della sua funzione.
Quando non sarà possibile fermare la causa, saranno necessarie delle cure che intervengono sui sintomi e che rallentano il decorso della malattia.